Epigrafi del viaggio di San Francesco in Egitto

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Due epigrafi affisse sulla facciata principale della chiesa dei Francescani

al Muski (Il Cairo).

Nel 2019 ricorrono 800 anni di quel viaggio in Egitto di San Francesco d’Assisi.

Incontro con il sultano.
Francobollo 2019

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il santo partì dal porto di Ancona, capoluogo delle Marche.

Ecco la cortese traduzione del prof. Edoardo De Carli di Milano:

In ricordo del faustissimo evento quando S. Francesco, istitutore (che istituì)
dell’ordine dei minori visitò nel 1219 l’Egitto bene facendo, e il pontefice massimo
Bened. XV destinò a “scaldare” queste terre e popoli come protettore dell’ordine
serafico (i francescani) il padre cardinale Filippo Giustino, suo legato a latere, i
confratelli francescani del Cairo, con l’auspicio di Aurelio Briante arcivescovo del
Cairo, con il plauso di Ferdinando Diotellevi, presule di Terrasanta, essendo
(spiritualmente) presente un così grande patrono (S. Francesco!), provvidero
solennemente che questo tempio sacro (SAORAM è errore per SACRAM) fondato nel
1632, fosse ornato sulla fronte con un lavoro più elegante, nell’anno 1919.

In onore di S.F. d’Assisi, che 7 secoli fa davanti al capo degli arabi Melek el K., gran
soldano d’Egitto, e nell’accampamento dei saraceni, essendo capo Melek el M. Isa,
sultano di Siria, con animo invitto predicò il Vangelo di Cristo, i francescani di
Terrasanta che da 700 anni abitano questa terra, PER RICORDO (in greco: mnemes
charin) posero la lapide, anno 1919 (all’inizio “padre legislatore dei 3 ordini minori” mi sembra sbagliato -stranamente!-: è in caso dativo, mentre per concordare con S. Francesco dovrebbe essere in caso genitivo).

Gennaio 2019.

 

 

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